… alla prima convocazione della Commissione Affari Istituzionali

In data 11 gennaio si è riunita per la prima volta la commissione affari generali ed istituzionali a Montepulciano.

Il M5S di Montepulciano si è presentato alla riunione nella quale si doveva discutere, come scritto nell’ordine del giorno, la revisione del regolamento comunale.

Basandosi sugli articoli del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) che affermano la “pubblicità” delle Commissioni permanenti, e sullo studio del Regolamento comunale di Montepulciano al quale il TUEL rimanda, gli attivisti del M5S sono arrivati alla conclusione che suddette commissioni, così come il consiglio comunale, sono pubbliche, tranne i casi specifici tutelati dalla normativa italiana (vedi legge sulla privacy).

Sicuri che la revisione del regolamento non potesse comprendere attività di discussione di privati cittadini, gli attivisti del M5S Montepulciano si sono presentati, insieme anche a liberi cittadini, nella sala consiliare a promuovere l’inserimento nel regolamento della diretta streaming delle sedute consiliari, così come avevano pubblicizzato in campagna elettorale.

La diretta streaming è infatti da considerare un’agevolazione al diritto costituzionale all’informazione e alla comunicazione. Tale diritto è anche avvalorato dalla legge sulla trasparenza imposto alle pubbliche amministrazioni e non sempre puntualmente rispettato dalle stesse.

È da dire che la commissione che doveva partire alle ore 18, si è invece tenuta alle ore 19 ca., senza dare alcun preavviso per il ritardo accumulato.

Alle 18.55, il sindaco con fare autoritario ha aperto la porta del suo ufficio e ha chiamato dentro i commissari ed il segretario comunale cercando di impedire così l’ingresso del pubblico e asserendo che la commissione fosse “privata”(Cit.).

Un cittadino si è però inserito asserendo che, avendo letto la normativa inerente, non trovava lecita la Sua dichiarazione e riteneva di avere la facoltà di assistere alla commissione.

A questo punto si è tenuta una discussione animata fra il consigliere del M5S, membro della Commissione, il Segretario Comunale, il sindaco ed il privato cittadino.

Il sindaco ha dapprima accompagnato il cittadino alla porta,  prendendolo per un braccio, con fare piuttosto deciso e poco consono al Suo ruolo. Il cittadino non ha desistito e ha deciso di rimanere. Il Sindaco a quel punto ha dichiarato che non avrebbe proceduto all’attività della commissione se egli non fosse uscito.

Il nostro consigliere ha anche fatto appello al principio liberale secondo cui “tutto è lecito al cittadino tranne ciò che è esplicitamente vietato dalla legge e nulla può essere vietato dalla legge se non ciò che lede i diritti (negativi) di altri cittadini” e ha chiesto infine, che venisse messo tutto a verbale.

Dalla stanza adiacente, dove si trovavano gli attivisti si sono addirittura udite parole offensive indirizzate al nostro consigliere e la gravità di tali parole è aumentata dalla carica istituzionale di chi le ha pronunciate, poiché chi le ha pronunciate in quel momento rivestiva il ruolo di pubblico ufficiale. Gli attivisti del movimento 5 Stelle di Montepulciano sono comunque rimasti fuori dalla porta socchiusa, ma sono testimoni diretti di quello che è accaduto.

Al termine del diverbio, il privato cittadino è uscito e poco dopo il sindaco ha invitato ad uscire anche i 2 consiglieri di minoranza chiudendosi nel suo ufficio con la SUA maggioranza…..

Dopo circa 30 minuti, anche i membri della minoranza sono stati invitati ad entrare, ma solo per apprendere che la commissione veniva rimandata a data da definire (forse 60 giorni) fino a quando non fosse chiarita a norma di legge la lacuna, a dire del Sindaco, della pubblicità delle commissioni tutte.

Il Sindaco ha poi aggiunto che altresì tutte le commissioni permanenti di Montepulciano venivano sospese, trovando nell’opposizione tutta un deciso diniego.

Rimaniamo in attesa della verbalizzazione dell’accaduto, con la speranza che questo documento evidenzi le motivazioni che hanno portato ad una scelta così poco responsabile.

Noi siamo convinti che il vero motivo delle sospensioni sia la volontà di non far sapere cosa accade all’interno delle commissioni e di come viene gestita la cosa pubblica. Lavoreremo affinché le informazioni sulla gestione del nostro territorio siano correttamente trasmesse e accessibili a tutti i cittadini.

Ribadiamo ancora una volta che uno dei nostri obiettivi principali, è la trasparenza nelle amministrazioni, così come è scritto nel nostro Programma elettorale. Anche nel Programma elettorale del “Centrosinistra per Montepulciano” si parla di “amministrazione trasparente”, ma se questa è la trasparenza come la intendono loro, noi non ce ne facciamo niente, andremo dritti per la nostra strada, fino… “a riveder le stelle!”