Interrogazione sulla delibera dell’assemblea dei Sindaci ATO Toscana Sud del 22/12/2014

L’interrogazione verte su ciò che è stato deliberato all’ultima assemblea dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) Toscana sud del quale fanno parte tutti i comuni delle Province di Siena Arezzo e Grosseto. La richiesta di delibera proposta dai vertici ATO riguardava, fra l’altro, l’aumento progressivo delle quote che i Comuni devono versare a SEI Toscana per il servizio di raccolta rifiuti. Senza entrare in dettagli piuttosto tecnici va comunque sottolineato che tale aumento, a detta di alcuni sindaci dell’area grossetana che si sono opposti a tale piano di spesa, è ingiustificato poichè il servizio rimarrebbe invariato.
Tali sindaci dichiarano anche che in tale piano di spesa non risulterebbe alcun rischio di impresa per SEI Toscana e che l’utilizzo delle economie andrebbe a migliorare gli impianti a termovalorizzazione e le discariche piuttosto che servire ad implementare la raccolta differenziata così come ci viene richiesto dalla Comunità Europea. Abbiamo quindi chiesto all’amministrazione se il nostro Comune si era schierato a favore dell’aumento tariffario oppure aveva votato no mettendosi così a difesa dei suoi cittadini. La risposta del vice-sindaco è stata negativa, cioè egli ha dichiarato il voto favorevole alla richiesta di delibera proposta dai vertici ATO. Ulteriori chiarimenti verranno forniti in sede del prossimo consiglio Comunale.

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Al Sindaco di Montepulciano

 

 

Montepulciano, 29.12.2014

 

OGGETTO: Delibera assemblea dei Sindaci ATO Toscana Sud del 22/12/2014

 

CONSIDERATO

-Che sulla stampa è uscito il comunicato congiunto dei nove Comuni che costituiscono l’Area Omogenea di Raccolta Grosseto Sud nel quale essi dichiarano il loro voto contrario alla delibera dell’ATO toscana Sud del 22/12 riguardante i costi del servizio di nettezza urbana per il periodo 2014-2017.

-Che i suddetti sindaci sottolineano che l’unico modo x contrastare questa decisione “calata dall’alto” sia coinvolgere la cittadinanza tramite informazione e parlare con le altre amministrazioni per creare un fronte comune.

DATO

-Che lo sviluppo di un area vasta “Toscana Sud”, governata da un unica Autorità e servita da un unico Gestore, proviene dalla pianificazione della Regione Toscana con l’intento di creare una “gestione industriale” del servizio, che portasse risparmi tramite economie di scala, tanto che i vertici di ATO, a più voci, hanno ripetuto che, a parità di servizi erogati, i costi per i Comuni sarebbero rimasti invariati.

-Che nell’assemblea tenutasi il 22 dicembre, i sindaci sono stati chiamati a ratificare il valore economico dei servizi svolti dal gestore dal 2014 al 2017, con una proposta di delibera che fissa il costo del servizio su tutto l’Ambito a 98 milioni di euro per il 2014 ma che, con aumenti progressivi, arriverà a 102 milioni di euro nel 2017 per gli stessi servizi erogati nell’anno corrente (facendo quindi salvi tutti gli aumenti dovuti alle variazioni o aggiunte al servizio stesso).

-Che tali amministrazioni hanno riscontrato che da una parte sussiste la totale assenza del rischio d’impresa per SEI Toscana (il Gestore Unico), garantito dall’inserimento di alcune voci di costo ingiustificate, su tutte la creazione di un fondo svalutazione crediti (cioè un fondo pagato preventivamente dai cittadini da utilizzare per coprire le eventuali morosità dei Comuni del valore di 1 milione di euro l’anno) e il rischio interfaccia gestione impianti, per cui non sarebbero i gestori degli impianti di smaltimento a fatturare ai Comuni, ma SEI Toscana che, per questo servizio, riscuoterà 600.000 € l’anno dai soli comuni del grossetano. Dall’altra le scelte strategiche operate dal Comitato Direttivo di ATO, sono fondate sul potenziamento degli impianti di selezione e smaltimento a CDR (con cui si alimentano termovalorizzatori e inceneritori), con logiche che sembrano remare verso una direzione antitetica rispetto agli obiettivi di raggiungimento della raccolta differenziata previsti dalla normativa europea; obiettivi che, per ammissione della stessa Autorità nei propri rendiconti annuali, non sono stati raggiunti e, in molti casi, non saranno raggiungibili nemmeno in tempi brevi, come si può evincere dalla lettura degli attuali Piani di Riorganizzazione dei Servizi.

VALUTATO

-Che i Sindaci dell’area Grosseto Sud hanno portato in assemblea una diversa proposta di programmazione del servizio nella quale hanno ritenuto più equo spostare i fondi per gli impianti a CDR, previsti nella proposta di delibera, nell’implementazione della raccolta differenziata così come ci impone la Comunità europea e che nel tempo porterebbe alla graduale eliminazione dei termovalorizzatori e ad una diminuzione delle aree di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani.

VISTO

Che alla data odierna, ancora, non era stata pubblicata la delibera di cui all’oggetto sul sito di ATO Toscana Sud,e che quindi non era possibile conoscere in modo approfondito la proposta di delibera e l’esito della votazione,

Il M5S di Montepulciano

RICHIEDE AL SINDACO

 

se il suo voto in tale assemblea è stato favorevole al piano economico proposto o se si trova fra i “16 piccoli comuni che hanno supportato l’ipotesi dei sindaci dell’area Grosseto Sud.