Le ESCO: società di servizi votate all’efficienza energetica

(tratto dal Il blog di Dario Di Santo)

In diversi provvedimenti legislativi recenti collegati all’energia si parla di ESCO e la nuova direttiva sull’efficienza energetica, la 2012/27/UE le promuove considerandole uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi al 2020. Ma cosa sono?

L’idea di base è che un intervento di miglioramento dell’efficienza energetica riducendo i consumi garantisce un risparmio economico in grado di ripagare l’investimento iniziale. Una ESCO è una società che sfrutta questa possibilità per offrire servizi energetici integrati, proporre contratti a prestazioni garantite il cui canone è collegato ai risparmi energetici conseguiti (energy performance contracting – EPC) e operare con il finanziamento tramite terzi (FTT), o provvedendo in proprio al finanziamento dell’intervento, o facilitando l’accesso al credito al cliente attraverso appositi contratti con le banche.

I due schemi di FTT sono riportati in Figura 1 e Figura 2.

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Figura 1. Schema ESCO con finanziamento diretto dell’intervento da parte della ESCO.

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Figura 2. Schema ESCO con facilitazione dell’accesso al credito da parte della ESCO.

Il termine ESCO viene erroneamente usato anche per indicare le società accreditate (SSE) dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas per la partecipazione al meccanismo dei certificati bianchi. Tali società possono essere ESCO, ma ciò avviene solo in alcuni casi (su oltre 2.000 SSE le ESCO sono meno di un centinaio).

Ovviamente una ESCO non opera sempre come tale, in quanto può intervenire su alcuni clienti con servizi tradizionali (senza EPC e/o FTT), in ragione delle caratteristiche dell’intervento considerato e/o delle scelte del cliente. Questo è normale e vale anche per le società certificate come ESCO nel nostro Paese da organismi accreditati ai sensi della norma UNI CEI 11352.

In pratica i requisiti essenziali per attivare un contratto EPC con finanziamento tramite terzi sono: avere a disposizione una ESCO, considerare un intervento tecnico che dia sufficienti garanzie di raggiungere le performance previste, essere in presenza di un’azienda cliente solida, possedere le misure dei consumi degli anni precedenti all’intervento, necessarie per definire la baseline su cui calcolare i risparmi (che rappresentando la differenza fra i consumi prima e dopo l’intervento non si possono definire solo con i consumi ex-post, perlomeno non nel caso di contratti a prestazioni garantite).

Perché le ESCO sono interessanti e promosse dalle direttive comunitarie, non ultimo dalla direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica? Perché consentono di realizzare misure di efficientamento presso clienti con scarse competenze sul tema e senza disponibilità di risorse economiche da investire. Lo schema di riferimento si chiama dunque shared savings o risparmi condivisi ed è illustrato in Figura 3: il risparmio può essere diviso fra la ESCO (che lo usa per gestire e manutenere l’impianto e per ottenere un margine dall’operazione) e il cliente (che da subito benefica di un risparmio). Il debito da ripagare sarà caricato sulla quota della ESCO o su quella del cliente in funzione di chi lo ha effettivamente contratto.

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Figura 3. Schema EPC con FTT a risparmi condivisi (shared savings).

Declinando lo schema indicato si possono ottenere le diverse forme di condivisione dei risultati che stanno alla base dell’EPC. Nel caso in cui l’intervento non presenti tempi di ritorno o durate contrattuali sufficienti a far recuperare il costo dell’investimento con la quota derivante dal risparmio sarà necessario prevedere un canone maggiore e per la durata contrattuale il cliente sosterrà un costo complessivo superiore alla bolletta ante intervento.

Quante ESCO ci sono in Italia? Il numero esatto non si sa, visto che qualunque società può diventare tale se lo ritiene opportuno, strutturandosi in accordo alla norma UNI CEI 11352. Si passa da società di persone piccole e in genere focalizzate su singole soluzioni tecnologiche a grandi realtà con fatturati nell’ordine del miliardo di euro attive su tutto il territorio nazionale con approcci integrati e presenza interna all’azienda di buona parte delle competenze richieste. Il fatturato complessivo annuo si può stimare nell’ordine dei 6-7 miliardi di euro, di cui però solo una parte molto limitata, circa 500 milioni di euro, dedicata ad investimenti. Il confronto di questo numero con i 50-100 miliardi di euro necessari per raggiungere gli obblighi al 2020 ci dice che il mercato delle ESCO è sottodimensionato (ammettendo che esse diano un contributo pari a un quarto dell’obiettivo il fatturato annuo collegato ad investimenti in efficienza dovrebbe essere dalle 3 alle 15 volte maggiore). Dunque per sfruttarne a pieno i vantaggi, oltre a diffondere fra gli utenti la consapevolezza dell’esistenza di questa opportunità occorre fornire degli strumenti che aiutino la crescita del mercato, dalla creazione di strumenti finanziari adeguati alla crescita professionale e organizzativa delle società piccole (che apre la strada alla loro capitalizzazione) alla formazione dei funzionari pubblici accompagnata da un supporto tecnico (la P.A. si presenta come il cliente più interessato alle ESCO).

Dove trovare un ESCO? Per ora non è una risposta semplice, perché solo poche sono certificate (la norma è del 2010) e si trovano dunque nella banca dati di Accredia. Per il resto qualche suggerimento utile è disponibile sul sito www.fire-italia.it alla voce “elenchi di ESCO attive in Italia”.
 

Link Utili

Lista elenco imprese ESCo certificate
http://www.autorita.e…­
Progetto energetico Regione Toscana con le ESCO:
http://www.regione.to…­
Legge di stabilità 2014, proroga eco bonus su lavori di ristrutturazione, riqualificazione energetica (involucro e impianti):
http://www.leggioggi….­
http://www.edilportal…­
Sito del Governo a tal proposito:
http://www.casa.gover…­
*FONTI:
– Video dell’ arch. Alberto Sasso: http://www.beppegrill…­
– Blog di Dario Di Santo:
http://www.dariodisan…­
– Sito della FIRE (Federazione Italiana per l’ uso Razionale dell’ Energia) con articoli a riguardo e lista Imprese ESCO:
http://www.fire-itali…­