RESOCONTO CONSIGLIO COMUNALE DI LUNEDI’ 30/10/2017

INTERROGAZIONI

1 Alcuni Soci della cooperativa “Vecchia Cantina” ci hanno segnalato che è stata eseguita una “visita di Controllo” che ha coinvolto circa una trentina di Pubblici Ufficiali tra Carabinieri, Guardia di Finanza ed ex corpo della Guardia Forestale. Dato che non vi è traccia alcuna di tali avvenimenti negli organi di stampa e visto e considerato che il Sindaco ed il Presidente del Consiglio sono per così dire “nel settore”, vorremmo avere rassicurazioni e delucidazioni su quanto accaduto, sempre e comunque nell’ambito delle prerogative proprie del Consiglio Comunale

RISPOSTA

Ne il Sindaco ne il Presidente del Consiglio Comunale sono al corrente di tale controllo

INTERROGAZIONE

2 Questa interrogazione la rivolgo al Presidente della Commissione Speciale sulla Fusione, al Sindaco e a tutti voi Consiglieri Comunali che avete convintamente votato “Sì” a questo progetto di Fusione tra Montepulciano e Torrita di Siena.

Tutti noi abbiamo seguito attentamente, anche se con motivazioni completamente diverse, ciò che è accaduto all’interno del PD per l’elezione del segretario Provinciale.

Al netto dei contenuti politici, a patto che ve ne siano, sono accaduti due fatti molto gravi ed al tempo stesso importantissimi per questo progetto:

  • Il consigliere Regionale eletto in Valdichiana, Stefano Scaramelli si è espresso negativamente alla fusione;
  • Il Sindaco di Chiusi Bettollini ha chiesto pubblicamente le dimissioni del Sindaco di Torrita Giacomo Grazi e del suo Assessore Cortonicchi.

Ora, queste tre figure, non sono marginali in questo processo, ma sono gli ATTORI PRINCIPALI! La fusione deve passare obbligatoriamente nella lente di ingrandimento della Regione Toscana ( maggioranza PD con un Presidente di MDP!). Il Sindaco di un comune, se decade, perché sfiduciato dal consiglio o per dimissioni, porta al commissariamento dell’ente ed all’impossibilità di procedere alla ratifica del processo di fusione.

 

Inoltre, in questi ultimi mesi, in ordine cronologico:

  • Anci Toscana ci consegna una favoletta sulla fusione sborsando 5000 eurini;
  • La commissione speciale sulla fusione ritiene fondamentale riunirsi congiuntamente ogni 15 giorni a partire da Ottobre per redigere un VERO STUDIO DI FATTIBILITA’;
  • le Amministrazioni di Montepulciano e Torrita di Siena distribuiscono volantini per così dire “bonari” sulla fusione nei mercati riscuotendo inquietanti ed imbarazzanti opinioni,

E voi che fate? Buttate al vento un mese abbondante di commissioni, non prendete in considerazione nessun tipo di dissenso e vi limitate a dire che per ora “in maniera congiunta non si può procedere, quindi si continuerà da soli e poi si riferirà….”

Ma a chi? Al nuovo segretario del PD della provincia? MA STATE SCHERZANDO? E No! Noi non ci stiamo! Questo progetto lo avete presentato voi, spetta a voi risolvere i vostri problemi interni.

Voglio sottolineare che il processo di fusione è di tutti i cittadini di Montepulciano e Torrita di Siena; lo studio di Fattibilità è cosa seria, perché quello e solo quello verrà esaminato dalla regione. Fino ad ora, a nostro avviso, avete preso in giro i cittadini tutti! Chiedo quindi a tutti voi, oggi, se avete intenzione di continuare questa avventura della Fusione o se magari sia più responsabile tirare i remi in barca e riproporre in seguito questo tema. Ricordo che il referendum è consuntivo e che la regione ha ampia facoltà di decidere se portare avanti o meno questo processo. E’ intollerabile quindi la titubanza o l’indecisione. O sì o no!

Dopo non ci saranno scuse!

RISPOSTA

Riteniamo che gli avvenimenti, di cui si fa riferimento, non influiscano sulla convinzione di andare avanti sulla strada intrapresa, e saranno i cittadini con il referendum ad ottobre 2018, a decidere se vorranno la fusione tra Montepulciano e Torrita di Siena

INTERROGAZIONE

 

3 Nell’ambito dei lavori pubblici vorremmo chiedere di inserire il proseguimento dei marciapiedi nella frazione di Tre Berte.

Attualmente, percorrendo la strada principale direzione Salcheto, i marciapiedi che sono collocati sulla sinistra, subito dopo il cartello indicante il centro abitato, si concludono inspiegabilmente al distributore dei carburanti, malgrado vi siano ulteriori due edifici abitativi prima della fine della frazione. Vogliamo sottolineare che stiamo parlando di meno di cento metri, senza particolari impedimenti o deviazioni di sorta.

RISPOSTA

Al momento della messa in opera del marciapiede, il cartello dell inizio delle Tre Berte era posizionato alla fine del marciapiede, poi in seguito è stato spostato di un centinaio di metri, per cui appena ci sarà la possibilità di avere un avanzo nel bilancio Comunale, sarà destinato a tale opera.

INTERROGAZIONE

4 Con determinazione N° 1346 del 25-07-2016 il Comune di Montepulciano investiva 15.713,60 euro per la “REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE (SIT) E DELLE FUNZIONALITA’ DI ANALISI TERRITORIALE, CATASTO E TRIBUTI.”

In questo ambito era stato precisato dal Sindaco che con questo strumento, i Consiglieri Comunali potevano, per ciò di loro competenza, consultare tale programma per poter visionare tutte le pratiche di urbanistica.

Dopo ripetute sollecitazioni per avere a disposizione tale strumento, ci veniva riferito che per problematiche organizzative dell’ufficio preposto, non era stato possibile adempiere a quanto promesso.

Abbiamo richiesto di sollecitare prima e di intimare poi, che tale adempimento fosse perseguito, ottenendo dal Sindaco quella che in consiglio comunale fu definita a tutti gli effetti “una lettera di richiamo”.

Ora, non vi voglio leggere tale documento, peraltro senza data di protocollo e firma, ma questa “Comunicazione Riservata”, come da oggetto, non è chiaramente una lettera di richiamo, ma una semplice richiesta molto garbata di poter fornire informazioni ai Consiglieri del MoVimento 5 Stelle!

Ora, a prescindere dal fatto che oramai sappiamo come accedere alle informazioni di nostra competenza, ci vediamo costretti a procedere oltre per capire se questi 15.713,60 euro siano stati spesi coscientemente oppure se si configuri un danno erariale!

Chiediamo al Sindaco ed al Segretario Comunale di poter avere questa lettera di richiamo con tanto di protollo e firma, come comunicato durante lo svolgimento del consiglio comunale.

INTERROGAZIONE

CALCOLO TARI.

L’8 marzo 2017, su spinta dei cittadini e prendendo spunto da un articolo del Sole 24 ore che parlava di “errori commessi dagli enti, per esempio, nel calcolo della quota variabile” della TARI “delle utenze domestiche che va computata una sola volta a prescindere dal numero delle pertinenze” il M5S, tramite l’onorevole Abbate, ha presentato in commissione Finanze una interrogazione sull’argomento.

Pochi giorni fa il Ministero delle finanze ha risposto chiarendo che, effettivamente, “dalla lettura del punto 4.2 dell’allegato 1 al decreto del Presidente della Repubblica n. 158 del 1999, che disciplina le modalità di calcolo della parte variabile delle tariffe per le utenze domestiche, non si ricava la possibilità di computare la quota variabile sia in riferimento all’appartamento che per le pertinenze.” E che “Pertanto, da tale disposizione si può far discendere che se una singola utenza è composta – riprendendo ancora una volta il precedente esempio – da un appartamento, un garage e una cantina, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza, un diverso modus operandi da parte dei comuni non trova alcun supporto normativo

Detto ciò, chiediamo al Sindaco:

di dirci come gli uffici del comune abbiano calcolato la parte variabile della TARI sugli immobili e, qualora fosse stato applicato un criterio diverso da quanto specificato dal DPR,

se intenda adoperarsi presso gli uffici responsabili affinché sia ripristinato il giusto metodo di calcolo per ristabilire la legittimità,

se, nel caso di calcolo erroneo, abbia intenzione di predisporre quanto necessario per i rimborsi alle utenze economicamente danneggiate, dopo una opportuna campagna pubblicitaria.

SI RICHIEDE RISPOSTA SCRITTA

INTERROGAZIONE

 

Evo informare il Presidente della Commissione Affari Generali ed il Consiglio Comunale tutto che, attraverso la p.e.c. del 24/10/2017 è stata ufficialmente depositata una bozza sul Regolamento sui Beni confiscati alle mafie.

Come tutti ricorderete, il 30 marzo 2017, il MoVimento 5 Stelle di Montepulciano, su segnalazione del Senatore Giarrusso, membro della commissione parlamentare antimafia, aveva chiesto delucidazioni in merito a quelli che sembravano beni confiscati alle mafie nel nostro territorio.

Il Sindaco prima, e sua eccellenza il Prefetto dopo, riferivano che sostanzialmente non vi era nessuna notizia in merito a tali beni.

Se però andiamo su internet a sbirciare sul sito Istituzionale dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e che si occupa del progetto OPEN Re.G.I.O (https://openregio.it/), si nota, debbo dire con un certo imbarazzo, che tali beni sono presenti nel nostro territorio, con tanto di codici identificativi!

A questo punto, chiediamo al Segretario Comunale, che tutela gli interessi giuridici del nostro comune e che è dipendente del Ministero degli Interni, di farsi carico tempestivamente di questa che a tutti gli effetti sta prendendo le tinte di una “Telenovella”.

Rinnoviamo quindi le nostre richieste:

  1) se si possiedono gli elementi per conoscere chi erano questi mafiosi condannati e quale attività malavitosa esercitavano nella nostra comunità;

  2) come si pensa di utilizzare tali beni confiscati;

  3) di prendere in considerazione che su questo tema il MoVimento 5 Stelle ritiene assolutamente necessario promuovere una consultazione pubblica sulla tematica in questione, oltre ad attivare un progetto di educazione alla legalità nelle scuole del territorio comunale.

RISPOSTA

Il Sindaco prima, e sua eccellenza il Prefetto dopo, riferivano che sostanzialmente non vi era nessuna notizia in merito a tali beni, ma se tali beni sono presenti nel nostro territorio, con tanto di codici identificativi il Sindaco si impegna di fare ulteriori accertamenti

PUNTO 2

MODIFICA PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2017-2019 ED ELENCO ANNUALE LAVORI 2017 

VOTO-CONTRARIO

PUNTO 3

BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019-RATIFICA  VARIAZIONE DI BILANCIO N.10 ADOTTATA D’URGENZA CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.273 DEL 16/10/2017

VOTO-CONTRARIO

PUNTO 4

REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DEL GIOCO LECITO-APPROVAZIONE

VOTO-FAVOREVOLE

PUNTO 5

ENTE NAZIONALE MOSTRA VINI-ENOTECA ITALIANA-AVVIO PROCEDURE DI SCIOGLIMENTO-DETERMINAZIONI

VOTO-ASTENSIONE

PUNTO 6

MOZIONE PRESENTATA DEL GRUPPO CONSILIARE “MOVIMENTO 5 STELLE” PER LA PROMOZIONE DELLA PRATICA DEL “VUOTO A RENDERE”

Mozione per la promozione della pratica del “vuoto a rendere”

PREMESSO CHE

–        Il D.lgs 152/2006 art. 179 così come modificato dal’art.4 del D.lgs 205/2010, prevede al comma 1 la seguente gerarchia delle priorità in ordine di gestione rifiuti:

  1. prevenzione
  2. preparazione per il riutilizzo
  3. riciclaggio
  4. recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia
  5. smaltimento

–        E’ compito delle pubbliche amministrazioni promuovere comportamenti virtuosi in ambito ambientale che possano apportare benefici a tutta la comunità sia sotto l’aspetto economico che sotto l’aspetto della tutela ambientale.

–        il Comune di Montepulciano prevede già una riduzione pari al 10% della parte variabile della TARI per quegli utenti domestici che effettuano il compostaggio domestico, riducendo così la quantità dei rifiuti prodotti

CONSIDERATO CHE:

–        Con la pratica del “vuoto a rendere” le bottiglie in vetro vengono recuperate dal consumatore e poi riempite nuovamente da 30 a 40 volte circa; nelle condizioni ideali, una bottiglia, può affrontare fino a un massimo di 50 cicli di utilizzo, dopodiché potrà essere riciclata come vetro.

–        la pratica del “vuoto a rendere” determina riduzione della produzione di rifiuti, contenimento del consumo di materie prime ed energia.

–        la riduzione dei rifiuti prodotti nel territorio comunale generata da una ampia partecipazione dei cittadini alla pratica del vuoto a rendere, produrrebbe benefici economici nella gestione dei rifiuti e quindi risparmi nelle tariffe del servizio, portando l’Autorità d’Ambito a prevedere in fase di programmazione una minor fabbisogno impiantistico per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti stessi.

–        il “vuoto a rendere” è un ciclo virtuoso che oltre a generare benefici per l’ambiente, come tutte le pratiche di contenimento della produzione dei rifiuti e utilizzo di prodotti, contenitori e imballaggi riutilizzabili invece che usa e getta, può generare benefici economici grazie alla creazione di filiere di gestione dei vuoti che creerebbero posti di lavoro.

VISTO CHE

–        il Comune di Montepulciano , come ente pubblico, ha tra le finalità quella di promuovere nella propria realtà territoriale pratiche virtuose volte al rispetto e alla difesa dell’ambiente.

–        nella stessa ottica delle riduzioni concesse agli utenti che effettuano il compostaggio domestico il Comune di Montepulciano potrebbe prevedere anche delle riduzioni per gli utenti che praticano il vuoto a rendere per il proprio approvvigionamento delle bibite in ambito domestico.

–        per la promozione del vuoto a rendere può essere utilizzato un piano di sensibilizzazione e promozione che coinvolga istituti scolastici, associazioni di categoria, associazioni di volontariato, società sportive e uffici pubblici,

–        I Finanziamenti Europei 2014 – 2020 prevedono il programma “LIFE: enviroment and climate action” il cui sottoprogramma Ambiente prevede l’asse di finanziamento per la diffusione e la promozione di buone pratiche e dei procedimenti che si sono rivelati efficaci, così come di campagne di sensibilizzazione.

–        Con il decreto 3 luglio 2017, n. 142 “Regolamento recante la sperimentazione di un sistema di restituzione di specifiche tipologie di imballaggi destinati all’uso alimentare, ai sensi dell’articolo 219-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152” si rende possibile la sperimentazione volontaria del “reverse vending” per le attività commerciali finalizzate alla somministrazione di cibi e bevande.

VALUTATO CHE

–        all’interno di realtà pubbliche, come sopra descritto, inoltre è auspicabile attivare il vuoto a rendere per l’approvvigionamento delle bibite come scelta, in modo da dare un esempio da seguire, specialmente negli istituti scolastici primari, sede della formazione e dell’educazione dell’individuo.

IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

–        a prevedere, realizzare e pubblicizzare una campagna di promozione e sensibilizzazione alla pratica del vuoto a rendere per l’acquisto delle bibite;

–        a valutare la possibilità di incentivare il vuoto a rendere con detrazioni sulla TARI o contributi economici.

TRASFORMATA IN ATTO DI INDIRIZZO DI TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE E RAFFORZATA DAGLI EMENDAMENTI CHE SARANNO FATTI NELL’APPOSITA COMMISIONE

IL C.C. TERMINA ALLE ORE 22 CIRCA