La nostra replica al sindaco Rossi

Nella sua cornice di sensazionalità, l’articolo scritto dal sindaco Rossi, in risposta ai Consiglieri del MoVimento 5 Stelle di Montepulciano e dal titolo “Le veline non sono solo quelle di Striscia”, appare coerente con quel che il sindaco è e quel che pensa di voler rappresentare. Con la sua risposta egli ha infatti pienamente dimostrato di cadere dalla padella alla brace, ottemperando alle caratteristiche che gli sono proprie di persona maldisposta e supponente! Cosa dimostrata più e più volte, sia nelle sedi istituzionali che in altri contesti. Oltre alle battute sessiste, ( e come se erano sessiste!), infatti, egli crede di cavarsela collocando le sue battute umoristiche in una specie di “zona franca”  in cui tutto è concesso, tutto è permesso…Ritornando al consiglio comunale in questione,  davvero il signor sindaco crede che i Consiglieri del MoVimento 5 Stelle aspettino l’ultimo momento per ricevere i fogli ed essere imbeccati sulle cose da dire? Veramente insiste nel pensare che siamo privi del senso dell’udito, di capacità di organizzare un pensiero politico autonomo e ancor più di comprendonio, tanto da cadere in “un clamoroso errore semantico, se non addirittura di comprensione”?  Cogliamo troppa ingenuità e candore nella sua risposta e replichiamo solo per amore della verità. Il consigliere del MoVimento 5 Stelle è intervenuto su una questione relativa alla Società della Salute, di cui il sindaco Rossi è presidente, ponendo delle domande con il fine di capire e poter votare con cognizione di causa, dal momento che tutto ciò che riguarda la salute ed il diritto a curarsi è caro a questa parte politica. Ma evidentemente è più rassicurante imbastire lunghe ed intellettualoidi discussioni su articoli di giornali piuttosto che dare una risposta su una questione di rilevanza sociale ed economica, nonostante, ci piace ricordarlo, il sindaco sia il responsabile della condizione di salute della popolazione. Pare sia  più confortante mediatizzare le proprie opinioni ed i propri vissuti personali seguendo un’etica spettacolare  per imbonire ancora una volta l’opinione pubblica, tanto da essere già emulato da qualcuno. Abbiamo fin dall’inizio richiesto l’attivazione dello streaming durante il consiglio comunale. Solo in questo caso, infatti, riteniamo che ogni accadimento, durante le assemblee, possa essere realmente documentato. Altrimenti l’unica registrazione dei fatti rimane la “nostra videoregistrazione” che, per ovvi motivi legali, non può essere divulgata. E ancora solo con questa, al momento, possiamo testimoniare il fatto che il sindaco lascia spesso il suo scranno durante le assemblee e si lascia prendere la mano dalla goliardica spensieratezza con cui fa le sue battute a microfono spento, dunque non registrate. Ma abbiamo la netta impressione di essere ancora solo all’inizio di un colorato e variopinto game show!